Le presse per rifiuti speciali sono una risposta concreta a uno dei problemi più sottovalutati dell’industria e della logistica moderna: la gestione di materiali ingombranti. Bisogna tenere da conto, infatti, che sono difficili da smaltire e spesso, per di più, sono fonte di costi nascosti.
Polistirolo espanso (EPS), bottiglie scadute o danneggiate e contenitori non svuotati sono tutti rifiuti che rallentano i processi, occupano spazio prezioso e generano inefficienze. Soprattutto se il loro smaltimento viene fatto a mano o attraverso sistemi poco evoluti.
Con le soluzioni proposte da Effe3Ti, è possibile trasformare questi scarti in flussi ordinati, compatti e facilmente riciclabili. In questo articolo scoprirai due presse per rifiuti altamente specializzate: Styropress, perfetta per compattare l’EPS in bricchette ad alta densità; e Liquidrainer, pensata per lo svuotamento automatico di bottiglie e contenitori con liquidi residui.
Due macchine diverse, un obiettivo comune: semplificare lo smaltimento e ottimizzare ogni fase della filiera.
Perché servono le presse per i rifiuti speciali
Le presse per rifiuti speciali sono progettate per trattare materiali difficili da smaltire con sistemi convenzionali. Il polistirolo espanso, per esempio, è estremamente leggero ma è anche molto voluminoso e tende a occupare spazio prezioso nei magazzini e nei container. Allo stesso modo, le bottiglie in PET o Tetra Pak non svuotate possono causare problemi igienici, aumentare i costi di trasporto e rendere complicato il recupero del materiale.
Le aziende che si dotano di presse dedicate ai rifiuti speciali possono quindi:
- ridurre drasticamente il volume di questi materiali;
- separare le componenti solide dai liquidi;
- semplificare la logistica interna ed esterna,
- incrementare il valore degli scarti riciclabili;
- ottimizzare gli spazi e ridurre le spese di smaltimento.
Integrare simili macchine nei processi aziendali significa anche migliorare l’efficienza operativa e favorire una gestione più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico.
Styropress: la pressa per rifiuti ideale per il polistirolo espanso
Tam Styropian è una pressa per rifiuti progettata per risolvere in modo efficace una delle problematiche più comuni nei settori logistico, industriale e commerciale: la gestione degli imballi in polistirolo espanso.
Con Styropress, il polistirolo viene prima frantumato grazie a un trituratore integrato e poi compattato in bricchette ad alta densità, dalle dimensioni standardizzate di 84 x 92 mm. Il risultato è una riduzione di volume fino al 97%, che si traduce in un notevole risparmio logistico e nella possibilità di valorizzare il materiale trasformandolo in una risorsa riciclabile.
Una delle principali caratteristiche di Styropress è l’elevato livello di automazione. La macchina è progettata per lavorare in modo continuo, 24 ore su 24, senza richiedere la presenza di un operatore fisso.
Il sistema:
- rileva automaticamente la presenza del materiale;
- attiva il ciclo di triturazione e compattazione;
- poi espelle le bricchette compatte nella zona di accumulo.
Tutto il processo avviene all’interno di un’unica macchina compatta, con dimensioni contenute (3360 x 1595 x 1755 mm) e una potenza installata di 8,5 kW.
Grazie alla sua forza di compattazione pari a 250 kN e alla costruzione robusta, Styropress è ideale per centri logistici, aziende del settore alimentare, operatori della GDO e, più in generale, tutte quelle realtà produttive che generano grandi quantità di imballi in polistirolo.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di rivendere le bricchette a operatori specializzati nel riciclo dell’EPS, generando così una fonte di ricavo aggiuntiva e contribuendo attivamente all’economia circolare.
Liquidrainer: la soluzione ideale per svuotare bottiglie e contenitori
Sempre in tema di presse per rifiuti speciali, un altro modello importante è Liquidrainer, cioè un sistema pensato per evolvere lo smaltimento di bottiglie e contenitori pieni, danneggiati, scaduti o invenduti. In assenza di attrezzature adeguate, infatti, questi materiali vengono spesso gestiti manualmente, con conseguenti difficoltà operative, rischi igienici e sprechi di tempo.
In realtà, questa pressa per rifiuti è molto di più: è un impianto automatizzato che perfora, svuota e separa liquidi e contenitori in un unico passaggio, garantendo una gestione rapida e sicura. Bottiglie in PET, lattine, confezioni in Tetra Pak e altri contenitori simili vengono introdotti nella macchina, che provvede automaticamente alla loro apertura e al drenaggio del contenuto.
I vantaggi sono molti:
- Liquidrainer può svuotare fino a 7.500 bottiglie da un litro ogni ora, con continuità e senza presidio costante;
- la struttura in acciaio inox garantisce robustezza, facilità di pulizia e resistenza all’umidità;
- inoltre, i liquidi recuperati possono essere convogliati in contenitori di raccolta, mentre i contenitori vuoti risultano asciutti e pronti per eventuale compattazione o riciclo.
Per le aziende del beverage, della GDO o della logistica alimentare, Liquidrainer è una scelta pratica che migliora l’efficienza, riduce i volumi e i costi di trasporto dei rifiuti liquidi e favorisce una gestione più pulita e professionale delle linee di scarto.
Le presse per i rifiuti speciali risolvono molti problemi
Le presse per rifiuti speciali come Styropress e Liquidrainer rispondono a esigenze concrete di moltissime realtà produttive e distributive. Trattare il polistirolo e le bottiglie in modo automatico, sicuro ed efficiente consente non solo di ridurre sprechi e costi, ma anche di valorizzare dei materiali che, in caso contrario, finirebbero per occupare spazio o complicare la logistica.
Scegliere le avanzate soluzioni di Effe3Ti significa dotarsi di strumenti professionali e affidabili, progettati per integrarsi nei processi aziendali e supportare ogni giorno una gestione più sostenibile dei rifiuti.
